Maglie di calcio atalanta anni 70

Giocò e studiò per l’University of Portland, prima di passare al calcio professionistico canadese. Nella sua storia vanta numerose partecipazioni al campionato di Serie D e una al campionato di Serie C; è nota anche per essere stata la prima squadra di Luciano Spalletti da giocatore. Nella stagione 2007-2008 le divise di campionato e di Coppa UEFA rimangono praticamente invariate rispettivamente al biennio precedente; l’unica novità riguarda il font dei numeri, che cambia dalla seconda giornata di campionato. Ancor più sperimentale la terza muta del campionato 2000-2001, tinta d’un insolito color oro, che vedeva due strisce biancorossonere cingere i fianchi e lo scudo di Genova posizionato in mezzo al busto; realizzata con un tessuto molto particolare, simile al velluto, non fu mai usata in campo. La stessa filosofia viene seguita nella stagione 2015-2016, quella dell’esordio di Joma come sponsor tecnico, che per i portieri doriani realizza una semplice muta nera dove, al centro del busto, svetta unicamente lo scudo genovese.

L’annata 2002-2003, con l’avvento di Riccardo Garrone, vede poi un altro storico ritorno, quello lo sponsor ERG degli «anni d’oro»; la maglia cambia, venendo rifinita con due sottili bande verticali a contrasto all’altezza delle spalle. Anche lo stemma del club, almeno nella versione destinata alle divise da gioco, venne semplificato: il Baciccia non fu più inscritto nello scudetto coi colori blucerchiati, ma ne fu solo stampata la silhouette in contrasto col colore della maglia usata. Solo nel 1998-1999 si segnalò l’assottigliamento delle strisce biancorossonere nonché il loro netto spostamento verso l’alto, andando così ad attraversate la maglia da manica a manica; soprattutto, ci fu la novità del design dei numeri da gioco sulla schiena che, riportati in bianco, vennero inscritti a contrasto dentro la silhouette azzurra del marinaio. La novità rimase inizialmente circoscritta a quell’annata, tanto che si dovette attendere la fine del decennio per vedere nuovamente i giocatori doriani sfoggiare una terza muta. Fu tuttavia necessario attendere la metà degli anni 2000 per incontrare la più grande novità di questo ambito, con l’arrivo della fascia biancorossonera anche per le casacche degli estremi difensori doriani. Nel 2016-2017 torna il template con fascia colorata, tuttavia rielaborata attraverso un caratteristico effetto «pennellato».

Negli oltre quarant’anni successivi alla sua fondazione, all’ombra della Lanterna si sono susseguiti i modelli più disparati: gli anni 1970 furono globalmente caratterizzati da casacche molto spartane e quasi minimaliste, sopra cui faceva bella mostra di sé unicamente lo scudo di San Giorgio; negli anni 1980 toccò invece a una soluzione che vedeva la fascia biancorossonera – in questi casi, per darle maggior risalto su di una base neutra, sempre ulteriormente bordata di blu – trasformata in uno stretto palo verticale che ornava la zona a ridosso del fianco destro, mentre lo scudo di Genova rimaneva al centro dell’addome. Nel 2000-2001 la seconda muta richiamò gli anni 1980 con un palo verticale che stavolta, per discostarsi dalla progenitrice, si spostò a ridosso del fianco sinistro; rispetto a quello originario, questo era inoltre «interrotto» sul petto dal marchio dello sponsor. Il 6 giugno 2008 la Giorgio Armani S.p.A. assume la proprietà dell’80% delle quote societarie della Pallacanestro Olimpia Milano, squadra sponsorizzata dal gruppo con il marchio Armani Jeans a partire dal 2004. Nel 2009 viene aperto il concept store Armani/5th Avenue a New York.

Giorgio Welter, Sampdoria, in Le maglie dei campioni, Milano, Codice Atlantico, 2011, maglia lazio 2025 pp. Come una sorta di tratto distintivo, fino ai primi anni 1990 il club ligure aveva stabilmente sfoggiato delle maglie da trasferta che, stilisticamente, si differenziavano notevolmente da quella casalinga. Differenze nell’inserimento dello sponsor di maglia: nel 1990 (a sinistra) è sopra la fascia biancorossonera, che così migra nella parte bassa del petto; nel 2010 è invece sotto di essa, con la fascia che permane nella sua canonica posizione sopra al cuore. In mezzo a tutto ciò, nel 2005-2006 la Sampdoria, in occasione delle partite europee (e in ottemperanza alle norme UEFA che non permettono una bassa leggibilità dei numeri di maglia), ha spogliato la schiena della fascia biancorossonera, applicando inoltre i loghi Kappa a mo’ di spalline. Le strisce, come ai bei tempi, non sono più interrotte sulla schiena in corrispondenza del numero: a una chiara leggibilità è stata preferita la tradizione delle origini. Un particolare di quell’anno fu anche la scritta «Samp», riportata in corsivo, posta nella parte inferiore della schiena. Per celebrare il cinquantenario della fondazione della società, nella stessa annata fu inoltre prodotta una speciale maglia, usata in rare occasioni, che riproduceva sul petto i colori bianco-blu dell’Andrea Doria, e sulla schiena le tinte rosso-nere su campo bianco della Sampierdarenese.

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