Conseguentemente, viene fondata la Nuova Cosenza Calcio s.r.l. Ad esempio la sua costituzione nel dicembre 1918 – a poco più di un mese dalla fine della Grande Guerra – con la fusione di due preesistenti società calcistiche (Football Club Trieste e Ponziana), segna al tempo stesso il passaggio a un’epoca nuova e la continuità di una esperienza sportiva ereditata dagli inizi del Novecento. E così è stato: in poco tempo Bonucci è diventato prima titolare, poi punto di riferimento, poi elemento cardine di una difesa che, negli anni, è salita al rango di una delle più forti del mondo. Negli anni ho capito che nel tennis la componente psicologica è forse quella principale. Sarò anche sfortunato ma circa venti anni or sono, in pieno centro città, sono stato morso ad una gamba da un rotweiler, mentre passeggiavo sotto i portici affollati di della più grande piazza cittadina. L’esposizione ripercorre i primi cento anni di vita della US Triestina Calcio 1918 e sarà impreziosita anche dalla rassegna itinerante del Museo del Calcio di Coverciano, realizzata in occasione dei 120 anni della Federazione Italiana Gioco Calcio. Sempre al Salone degli Incanti (dal 19 al 28 dicembre, con ingresso libero) sarà possibile visitare la mostra itinerante del Museo del Calcio di Coverciano, un percorso cronologico dei momenti più esaltanti e significativi della storia della FIGC attraverso il “racconto” dei trofei vinti dalla Nazionale italiana di calcio e di alcuni cimeli dei giocatori più rappresentativi che hanno vestito la maglia azzurra.
Dal 19 dicembre al 3 febbraio, il Comune di Trieste, in stretta collaborazione con il Comitato Unione, e con il fondamentale sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e di Trieste Trasporti, ha perseguito l’obiettivo di trasformerà il Salone degli Incanti in un’autentica “casa dello sport cittadino”, dedicata al racconto delle gesta alabardate, nonché alla cronaca di un secolo di sport a Trieste, e di quanto sia stato condizionato dai cambiamenti del tessuto industriale cittadino. Già dal febbraio 2007 la Commissione europea, con un documento intitolato Report on the implementation of the Directive on Takeover Bids si è fatta carico di implementare l’applicazione della direttiva OPA proprio in considerazione del fatto che la stessa non aveva (e non ha) ancora trovato un’applicazione omogenea all’interno dei singoli Stati membri, sia per quanto riguarda le condizioni che fanno scattare l’obbligo di lanciare un’offerta pubblica di acquisto, sia per quanto attiene alle norme che consentono di derogare a tale citato obbligo, nonché in merito ai cosiddetti diritti di squeeze-out e sell-out successivi al lancio di un’OPA. Higuain ha coronato il sogno di riunirsi a Sarri, il tecnico che al Napoli è stato capace di valorizzarlo al meglio, maglie roma 2025 il Chelsea ha trovato il centravanti che voleva a prezzi contenuti (poi si vedrà) e Piatek ha fatto in meno di sei mesi un salto triplo di carriera: dalla Polonia al Genoa fino a San Siro.
Poi la crisi è divampata e una settimana dopo il cavalier Calisto Tanzi, numero uno della Parmalat, è finito sotto inchiesta. In esposizione, dalle quattro Coppe del Mondo – 1934, 1938, 1982 e 2006 – alla Coppa Europa del 1968, alle maglie storiche (tra le quali, la maglia numero 10 indossata da Giacinto Facchetti in occasione della fase finale del Campionato d’Europa del 1968, la maglia numero 20 indossata da Paolo Rossi in occasione del Campionato del Mondo 1982, la maglia numero 7 indossata da Paolo Maldini in occasione del Campionato del Mondo del 1990, la maglia numero 6 indossata da Franco Baresi in occasione del Campionato del Mondo del 1994, la maglia numero 5 indossata da Fabio Cannavaro in occasione della finale del Campionato del Mondo del 2006, …..) ed altri cimeli (tra i quali gli scarpini di Pietro Anastasi calzati nel Campionato Europeo del 1968, gli scarpini di Roberto Baggio calzati nel Campionato del Mondo 1990, …).
E pensare magari di un ragazzo che fino alle medie andava bene. Diciamo che è andata bene ma poteva certamente andare peggio. Se a Reggio Emilia delle idee Juve non se n’era vista una, così parlò Antonio Conte, non è che a San Francisco ne sia spuntata una rassegna: qualche scambio in più ad alta velocità, considerando l’avversario avanti con la preparazione (l’Everton), ma per il resto ancora nebbia: peggio di quella che ogni giorno all’alba e al tramonto avvolge il Golden Gate. Ho ancora la cicatrice e mi chiederò sempre perché la mia gamba fra tutte quelle del centinaio di altri passanti. Al di là delle vicende giudiziarie ancora aperte, le perdite sono reali: 25.000 miliardi di vecchie lire per i bond argentini, 3.000 miliardi di vecchie lire per Cirio bond e 20.000 miliardi di vecchie lire per il clamoroso buco della Parmalat. Per questo la comunicazione educativa al suo interno, per risultare persuasiva, deve essere da un lato autorevole, dall‘altro motivante: ordinata, penetrante, ripetitiva e sistematica, volta a proporre obiettivi chiari e di volta in volta agevolmente raggiungibili.
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