Il Calcio Dolo pochi mesi fa si era trovato a che fare con un altro furto, questa volta allo stadio Gaetano Scirea di Cazzago di Pianiga. Lo dimostra il ritorno delle offese antisemite nel calcio. Dall’altra parte della rete, per sparring, è stato scelto un ragazzo palermitano che di quella città, ha la vivacità tutta nel braccio destro. Serve e segue a rete, Marco risponde lungo linea di rovescio, non irresistibile, ma il serbo copre la rete come il portiere del Liverpool la porta nella finale di Champions e la vita di Marco Cecchinato diventa un’altra cosa. Guga oggi continua a farsi amare, curando progetti per bambini brasiliani e sostenendo il tennis in quel Paese, cosa per la quale ha rinunciato anche ad importanti partnership come coach di importanti giocatori. In tutto questo si scioglie la mia esperienza personale, il mio rapporto con Luigi Gozzi che dall’iniziale ruolo di studentessa e “discepola” si è man mano arricchito ed articolato fino a diventare, non solo scambio reciproco, ma qualcosa di assai simile alla, anche se ho pudore a scrivere la parola, amicizia.
A questi livelli è solo la prima. Bucarest non è certo il Roland Garros, ma per chi prima di allora ha vinto solo pochi match nel circuito è Bucarest e non Parigi. Primo set dominato dal Ceck, secondo vinto di nervi. Djokovic non è più il robot snodato recupera tutto dai nervi d’acciaio di qualche anno prima, ma sempre Djokovic è. Cecchinato è tutto questo e si pensa possa farcela. L’idea di poter diventare un buon giocatore specie da rosso Marco Cecchinato l’ha sempre data, ma diverse vicende anche extra campo lo han portato un po’ a rallentarne la crescita. Naturalmente, però, Zamuner sta tenendo aperte anche altre strade se non dovesse riuscire ad arrivare a Tedino, e i nomi sono quelli già circolati nei giorni scorsi. Parallelamente alla battaglia legale, nel giugno 2022 Campedelli tenta altresì una fusione con il Sona, club militante in Serie D, al fine di riportare il nome «Chievo» nei campionati federali. La chiusura dei battenti dell’Fbc Unione Venezia è stata “salutata” loro malgrado da dirigenti e dipendenti del club di via Torino: «La nostra amarezza è tanta. Club house, la chiamerebbero in posti più fighetti. In un campo secondario di un torneo Challenger in un circolo tra la collina e il mare, si sta allenando l’ultimo vincitore di Wimbledon Juniores.
Tra Challenger buttati via, qualcuno vinto, ogni tanto Marco fa capolino tra i tornei di prima fascia, con risultati difficili da leggere nel tabellone del secondo turno. In diritto, si osserva che comunque, anche se per ipotesi i documenti prodotti dovessero provare qualcosa, sarebbero irrilevanti, in quanto la notorietà della resistente sotto un nome corrispondente a quello del nome a dominio in contestazione è condizione che deve sussistere prima della registrazione del nome a dominio, e non dopo. Anche un divano dalla finestra, tutti uniti contro le ‘baby gang’. A Parma, dove è agli arresti in comunità, sarà ascoltato per rogatoria dal giudice Alessandro Conti anche il 37enne Massiminiano Pannozzo, spesso spalla di Alfiero Zizzo nelle missioni più delicate. Ha un’ottima capacità di inserimento, e per questo è stato paragonato a Mario Götze: nelle ultime due stagioni ha segnato 11 reti in Bundesliga. Crisetig e Romagnoli perdono due palloni da esecuzione sommaria ma poi prendono il ritmo partita e tutti i rossoblu a parte Dzemaili sgretolano a poco a poco le sicurezze di una Samp che si aspettava un Bologna con lo spritz in mano.
Ne avrebbe vinti altri due di Parigi e forse altri ancora se un infortunio non avesse deciso di mettersi tra lui e i più grandi tennisti di ogni tempo, lasciandogli un ruolo tra quelli che stanno subito sotto ai primi. Ostacolo Djokovic, forse il Kafelnikov di quella storia già vista? Non per questo il senso di tragedia – bislacca, certo – incombente sui paperi suonava meno elettrizzante, in un immaginario personale forse già esposto a qualche robottone giapponese, senza però il vero modello del mega-mostro antropoide (King Kong) né l’alfabetizzazione alla distruzione di quei Godzilla & C. che avrei incontrato – poco più tardi, presumo – in tv. Ma persino il potente leader nazionalsocialista poté fare poco in quella prima fase del suo regime: gli anni trenta furono per la Opel un decennio di importanti innovazioni tecnologiche. A Roma batte Cuevas e perde di poco da Goffin. Prossimo step Goffin, rivincita di Roma.
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