«Piacere, io so’ Riccetto» gli disse allungando la mano. «A Pa’. Ma quelli so’ gajardi, so’ più grandi de noi, e menano duro! Forse per questo, o per il fatto che l’impegno gli sembrò più grande dell’onore, prima di entrare in campo si avvicinò a Pasolini e sottovoce gli disse: «A Pa’, fa’ tu er capitano, io nun me ce la sento». La partita si giocò il 30 agosto del ’54, e fu la prima di una serie di vittorie del “Caos”. Ma dopo un nuovo turno di rigori andato in pari, fu uno di casa a sbagliare il tiro, e il “Caos” andò in pareggio fino all’ultimo giro, quando Spino parò una botta micidiale che un tale Andreucci gli aveva sparato nell’angolo di destra. La disperazione del “Caos” si sentì chiara, salì più alta delle urla dell’Ostia che se la rideva. Voglio proprio vede’ i tuoi pischelli che sanno fa’ contro quelli dell’Ostia. Se proprio vuoi da’ ‘sta coppa suggerisco i rigori.
Partecipa alla Coppa Italia Dilettanti (Fase Promozione). Fase finale di Coppa Leandro Arpinati. Io ce metto la coppa. «Perché non venite a giocare qui, all’Idroscalo? Si decise per la sera del 10 settembre, una partita secca, da giocare sul campetto all’Idroscalo. Pasolini si perse dentro quella confusione, anche lui divertendosi a seguire la partita in mezzo alla bolgia che si era creata. Per tutta la partita giocò bene, come al solito si impegnò fino alla morte, ma ogni volta che si avvicinava all’area avversaria evitava di guardare verso Riccetto, che era il portiere, fuggiva lo sguardo di quegli occhi azzurri che non lo lasciavano respirare. Fidatevi. Era di un blu molto molto scuro, una maglia di lana con il numero uno cucito dietro la schiena. Filippetto Giordano, moscio moscio, pattuì con il Manetta la rivincita, ma perse anche quella, per 8 a 1. Poi fu la volta di un giro a Testaccio, 6 a 0 per il “Caos”, tondo tondo, 5 a 1 al posteggio dietro San Paolo, con la Garbatella. Giggio Orlandi procurò anche delle vere maglie che a molti ragazzetti andavano un po’ larghe. Di rilevante importanza artistica sono i due altari delle testate del transetto ed il Maggiore, tutti scolpiti in pietra leccese da Emanuele Orfano e dipinti mano.
L’esordio in un campo avversario non fu il migliore perché, a dispetto delle dichiarazioni del suo capitano, er Manetta e gli altri tradirono l’emozione del debutto. Il Manetta e gli altri furono perplessi. Segnarono il Catena, Montesano, due gol il Manetta e uno anche Pasolini. Anche in questo caso, con la stessa procedura per la maglietta, potrai personalizzare i pantaloncini e i calzini con i modelli e i colori che meglio si adattano al tuo kit. La squadra, dopo aver avuto la meglio contro (in sequenza temporale) Bassano, Giana Erminio e Cosenza, approda in semifinale play-off dove incontra in gara secca lo stesso Parma allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Nuèll era un esteso campo nei pressi dell’attuale Scuola secondaria di secondo grado F. Turati, confinante con la zona di Mirabèll; comprende gran parte dell’attuale via Vittorio Veneto, zona popolatasi di villette soprattutto neoclassiche, e luogo in cui ha sede la Comunità montana del Triangolo lariano; nella sua propaggine meridionale si trova lo Stadio.
Alla fine del tempo regolamentare, dopo tutti quei colpi di scena il punteggio era ancora in parità, né vincitori né vinti. Pasolini fu l’ultimo a tirare, quando era pari il punteggio. Molti anni dopo, quando Pertini divenne presidente, il capo di stato maggiore, l’ammiraglio Giovanni Torrisi, ritrovò il fascicolo e pensò di consegnargli la decorazione, ma Pertini – che era stato contrario alla guerra – si sottrasse all’onorificenza, pur ricordando l’azione bellica come «una cosa esaltante». Er Brutto, a cui era affidato il centrocampo, si impappinò un paio di volte perdendo palla, tra le bestemmie e le urla dei compagni. Chiamava la palla, parlava ai compagni. Una grande presa. I suoi compagni fecero festa, gli furono addosso, con pacche, abbracci e baci tanto che per un momento rischiò di soffocare. Mi sono trovato bene con la società, con i compagni e con tutto l’ambiente. Esse sono pensate per offrire un comfort eccezionale al fine di rendere l’esperienza calcistica ancora più divertente.
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