Ci sono un sacco di punti in comune – l’eccitazione per le cose nuove, l’attesa per ciò che verrà svelato, l’idea che sta ripartendo un’altra stagione – ma nel caso delle maglie da calcio c’è qualcosa in più: la possibilità di comunicare la propria identità, i propri valori, le proprie radici. Negli ultimi anni abbiamo assistito a continue riproposizioni della divisa gialla: già per la stagione 2017-18 il giallo con dettagli blu va a rilevare quella vagamente più casual ma rovinata dai dettagli bianconeri del 13-14. A loro volta loro sono state dei pudici remix in confronto al kit che provò a cambiare tutto. Legato alla Viterbese fino al 2019, guiderà l’attacco laziale anche nella prossima stagione ma con un outsider diverso: la società, infatti, gli affiancherà una punta giovane ma in grado di sostituirlo senza patemi per non lasciare sguarnito uno dei reparti più importanti. Simone Sini è stato il più presente e Michele Rinaldi a gennaio ha portato quella dose di personalità che ha caratterizzato la retroguardia per tutta la seconda parte di stagione.
Il più completo, per quanto riguarda la formazione laziale, è stato senz’ombra di dubbio Luca Baldassin, elemento di punta della mediana e protagonista della sua miglior stagione sia in termini di presenze che sotto il profilo realizzativo. A Viterbo, così come in molte altre piazze, le bandiere non esistono più ma nonostante questo la stagione appena conclusa ha incoronato alcuni giocatori che più degli altri hanno saputo conquistare il cuore dei supporter a suon di buone prestazioni. La maglia è realizzata da Nike in materiale leggero e traspirante, ideale per le alte temperature tropicali, assicurando prestazioni eccellenti anche nelle partite più impegnative. Uno dei principali è il feeling che si nasce tra calciatori e tifosi, cuore pulsante di ogni partita e in grado di trascinare le prestazioni di una squadra a suon di cori e incitamenti. Maglie Lazio Vintage e nuovi arrivi – Acquista le Divise della Tua Squadra del Cuore! Per l’ammissione in Serie B si dovette, invece, procedere ad un mini torneo tra le squadre vincitrici del girone A (Vigevano), girone B (Piacenza), girone C (Cagliari), girone D (Toma Maglie). Grazie ad un modulo di gioco molto offensivista e degli opportuni innesti nella stagione seguente il San Donà sfiorò addirittura la promozione diretta in Serie C1.
Il calciatore di Vittorio Veneto, 24 anni compiuti a maggio, ha collezionato 47 presenze e sei reti, una in più della passata stagione con la Lupa Roma. Il kit della prima squadra del Brema è uno dei capolavori di Hummel, che ha realizzato un’ode agli anni Novanta. Prima di tutto c’è da fare una distinzione: quell’anno la Vecchia Signora aveva due kit differenti per campionato e coppa. “Oltre ad Arquati, la cui presenza si è ormai fortemente consolidata sul territorio, e dopo Crédit Agricole Carispezia e Gelateria Vernazza, un nuovo partner locale sale dunque a bordo del progetto Spezia Calcio” – le prime parole del Responsabile Marketing aquilotto, Lorenzo Ferretti – “Questa partnership è motivo di grande orgoglio per il nostro club in ottica della valorizzazione delle aziende del territorio e della promozione delle eccellenze locali”. E poi per marketing: la conoscenza del nostro marchio sta alla base dei nostri risultati.
Complimenti quindi al Torino per la visibilità che conferisce al nostro marchio. Follo, ha sottoscritto un accordo per la gestione del centro sportivo Comunale nel comune della Val di Vara, creando due campi a 11 in erba naturale, utilizzati per le sedute di allenamento. Per Natale, ho ricevuto da parte di mia sorella Titti un regalo veramente speciale, un oggetto che mette insieme due delle mie grandi passioni, ovvero la musica ed il calcio.Sin da quando ero ragazzino infatti, tra i tanti artisti che mi piaceva ascoltare, erano annoverati anche gli Iron Maiden, gruppo heavy metal britannico, formatosi a Londra nel lontano 1975: qualche mese fa è uscita la notizia che sarebbero venuti a suonare proprio a Padova, la mia città, così ho deciso di acquistare i biglietti ed andare a vederli. Poi per passione: siamo torinesi da sempre. Volevamo vedere quanti mettevano dentro la Suzuki: e poi gli abbiamo chiesto di farci la lista degli sponsor del Torino FC. Il tiro decisivo. Il poeta prese con le mani il pallone, lo strinse come se volesse schiacciarlo, poi se lo fece rimbalzare qualche volta accanto, mentre lui era serio serio, come se stesse pensando. Il Botafogo era già entrato nella nostra classifica l’anno scorso.
Per maggiori dettagli su maglia da calcio più bella del mondo visitate il nostro sito.