La nazionale di calcio ivoriana, per esempio, ha contribuito ad assicurare una tregua nella guerra civile nel paese nel 2006 grazie alla qualificazione alla fase finale della Coppa del mondo 2006 e ha contribuito a un’ulteriore riduzione delle tensioni tra il governo e i ribelli nel 2007, giocando una partita nella capitale dei ribelli, Bouaké, un’occasione che ha portato i due eserciti insieme per la prima volta alla pace. Il cammino del Perugia nella stagione 1978-1979 rimane ancora oggi un risultato eccezionale per una compagine di provincia, sapientemente raggiunto grazie a un’oculata gestione societaria, a opera del dirigente Silvano Ramaccioni e del presidente Franco D’Attoma. Non sei ancora registrato? È il famoso «peso della maglia»: rendi più di quello che sei, giochi meglio perché sei della Juve. Su questa verità si sono costruiti oltre cent’anni di successi, perché sapersi amati e odiati dà una carica incredibile. È anche un modo per contribuire, come la Juventus ha sempre fatto, al miglioramento dell’Italia e anche all’esempio che la Juventus dà e ha dato.
Allora anche il Real Madrid o il Bayern Monaco hanno «potere»… Certo, avere dietro la Fiat dà potere economico e questo rende forte la squadra, maglie calcio più belle però dov’è il reato? Questo non dà ai giocatori alcuna scusa quando arriva la partita. E sul piano economico con le operazioni di mercato ha speso mezzo miliardo di euro negli ultimi anni per acquistare giocatori in Italia, contribuendo in modo significativo a sostenere i bilanci delle squadre di serie A e serie minori. Gli odiatori sono tanti – soprattutto i tifosi delle squadre dirette concorrenti – ma tantissimi anche gli italiani che, tifando per la squadra di città, amano la Juve in seconda battuta. Terz’Alpe (Terz Alp), detto anche Alpe Piotti, a quota 793 m. Fu così che nacque l’amicizia tra Pasolini e Renato Panizza, detto Spino, in un giorno di un luglio infame di caldo, con i soli palazzi in costruzione testimoni di quella conoscenza tra un poeta e un ragazzino. Mario Toffanin detto «Giacca», condannato all’ergastolo nel 1954 come principale responsabile dell’eccidio di Porzûs, massacro in cui avevano perso la vita diciassette partigiani cattolici della Brigata Osoppo. Ha attraversato il culmine nel momento di Calciopoli, quando non c’erano nemmeno prove reali a sostegno di quelle accuse.
Nel momento in cui la Juventus è tornata forte è risorto l’anti-juventinismo d’accatto, quello di professione, il più becero. Fin da quando nel 1923 mio bisnonno divenne presidente, nella Juventus la tradizione sta nell’innovazione. C’è un doppio filo di continuità che unisce la nostra famiglia alla Juventus dal 24 luglio del 1923 a oggi: un amore viscerale, perché legato a momenti di vita in famiglia e a ricordi indelebili. FIGC, dando continuità alla tradizione sportiva cittadina. Tra queste alcune sono particolarmente interessanti: a destra la prima è caratterizzata da una notevole pala rappresentante il Crocifisso con la Vergine, S. Giovanni e S. Clemente Papa, mentre è ornata riccamente di stucchi la terza, dal XVIII secolo sede della Confraternita di S. Antonio. Racchiusa in una pregevole cornice in marmi e stucco è la tela raffigurante S. Marta (XVIII sec.), mentre la decorazione pittorica dell’interno è rimasta sostanzialmente quella originaria (XVIII secolo), caratterizzata da elementi uniformi e tinte tenui: spiccano tuttavia gli affreschi nei pennacchi e nel catino della cupola centrale, opera di un pittore ignoto. Vale pure per gli avversari, che contro i bianconeri sentono di dover giocare la partita della vita.
Antonello Rossi che per guai fisici ha dovuto alzare bandiera bianca anzitempo. Nel campionato 2011-2012, inserito nel girone A o adriatico della Lega Pro Prima Divisione, il Taranto lotta per la promozione diretta ma nuovi problemi di natura economica minano il cammino dei rossoblù che comunque trascorrono, dopo l’inizio del campionato, due settimane in testa alla classifica. Corso Umberto I: è uno dei decumani principali del centro, che con via San Bernardino all’incrocio con il corso Vittorio forma i «Quattro cantoni». Detta anche Gésa da San Mirètt, dal nome del secondo dedicatario, maglie personalizzate calcio utilizzando il diminutivo per distinguerla da quella propriamente di San Mir (il santuario-eremo). Il suo passato è ricco di gloria, ma con il nome che porta è al futuro che si deve guardare. Gioventù vuol dire essere proiettati verso il futuro. Dunque, essere juventini è molto difficile, ti trovi sotto una continua pressione, è logorante ma esaltante. Se guardiamo i grandi successi dell’Italia, questi sono anche dei grandi successi juventini.