Fra le braccia di Mazzoni la zuccata di Giani che si era preso la licenza di salire sul calcio d’angolo a favore mentre Okereke al 7′ cade al suolo al centro del campo e chiede la sostituzione, forse per uno stiramento muscolare: Maggiore si stava già scaldando per un avvicendamento che forse Marino aveva già pensato, magari da realizzare una decina di minuti più tardi. Era emaciato, la faccia livida, distrutto». L’abitudine al moto, alla corsa, era nata spontanea nella sua infanzia itinerante, rafforzata dalle successive, diverse gioventù: quella ludico-vacanziera del Friuli e quella liceale-universitaria di Bologna”. Guai a distrarsi ora, a rivitalizzare un avversario trafitto tre volte e tenuto a galla dalle giocate, a sprazzi, di Diamanti, e da un Giannetti tornato ad essere quello che ricordavamo nella prima avventura spezzina. Seguendo il filo critico-narrativo dello sport nella scrittura e nella vita di Pasolini – dal pallone sempre presente in Ragazzi di vita e in Una vita violenta all’intervista ai giocatori del Bologna in Comizi d’amore, dalle partitelle sui campi di periferia a quelle con la nazionale dello spettacolo, dalla polemica sulle “mille coree” augurate alla nazionale italiana con Arpino all’intervento sul ciclismo nel Processo alla Tappa di Zavoli -, Piccioni traccia dello scrittore un ritratto vivido e brillante.Tanto più interessante perché diretto (Pasolini ci parla attraverso i suoi scritti ) e corale (gli interventi di quelli che gli erano amici o l’hanno incontrato sono illuminanti).
In questa stagione 2023/24 abbiamo assistito ad una vera e propria sfida tra club, perché il merchandising è ormai una voce di bilancio importante e le maglie sono ovviamente il prodotto più venduto. Servirà insomma la stessa diligente attenzione che hanno avuto nel primo tempo gli ottimi Vignali e Augello perché specialmente sulle fasce il Livorno si è visto raramente. Accanto al primo palazzo, quello più grande, un cumulo di macerie alto come un monte nascondeva la buca di uno scavo, le fondamenta nuove di un altro casone, un altro dente cariato sulla terra. Tante belle notizie, in primis il primo gol di Okereke che finalmente si toglie una soddisfazione dopo tanta attesa. Livorno a trazione interiore, produce lo sforzo cruciale, la Nord sente quella voglia di non sentirsi sconfitta prima del tempo e produce i vocalizzi più potenti del match: senza un gol però non si può nemmeno iniziare a costruire un pressing per il potenziale monologo finale. La domanda sorge spontanea: quali sono i gol che ricorda con maggior trasporto?
Letteratura e sport sono tra le parole che ama di più: tutto questo ha reso inevitabile il suo incontro con Pier Paolo Pasolini. Tutto sembrava fermo e sospeso. L’ultimo quarto d’ora è un tripudio tutto spezzino: il canto dei tifosi giunti dal Golfo riempie il silenzio di un Picchi che inizia a non crederci più ben prima del 90′ e a lasciare gli spalti con anticipo. Raicevic per Iapichino è la carta che si gioca Lucarelli dopo un quarto d’ora, per un Livorno a tre punte. Il pomeriggio del 4 luglio 1954 Pier Paolo Pasolini uscì di casa alle tre esatte. Ugo Riccarelli è nato a Ciriè (Torino) nel 1954 da famiglia toscana. Umbria, tra gli altri, l’esperto Giuseppe Dossena e il bomber delle serie minori Giovanni Cornacchini, chiuse terzo sfiorando la promozione in Serie B, poi ottenuta l’anno successivo al termine di uno spareggio contro l’Acireale a Foggia, vinto 2-1 dalla formazione umbra; una gioia effimera poiché, appena il giorno dopo, per Gaucci scoppiò lo scandalo di un «regalo» sotto forma di cavallo alla famiglia di un arbitro compiacente, cosa che portò la CAF a negare la serie cadetta ai grifoni in favore dei siciliani, squalificando il numero uno biancorosso per tre anni.
Era guarnito da tre torri: una cilindrica posta a Sud-Ovest della struttura, detta torre di Sant’Eligio, che conteneva la chiesetta di Santa Maria del Castello; una quadrata, a Sud-Est, e l’altra, anch’essa quadrangolare, di grande altezza, nell’angolo a Nord-Ovest. A pallone era come un ragazzino, uno di noi. Il calcio era il suo sport preferito; dopo veniva la boxe, anche se non frequentava il ring come gli stadi”. Entra anche Gudjohnsen che con Maggiore spreca un contropiede, maglie calcio 2025 Marino si alza dalla panchina proprio quando tutti sembrano sia finita: vuole attenzione anche nell’extratime ma a tranquillizzarlo ci penserà Murilo che rifila una manata inutile a Crimi e guadagna gli spogliatoi in anticipo. Il Cosenza Calcio, fin dalla sua costituzione, ha intrapreso un percorso di iniziative socialmente utili. Anche il ritorno parte con il piede sbagliato, segnato inoltre dalla scomparsa di Gigi Riva. Si compone di una cappa nera e mozzetta nera bordata di rosso; ne fanno parte anche il medaglione e la fascia rossa.
È possibile trovare maggiori informazioni su negozi di maglie da calcio sulla nostra homepage.