A tanto fervore di iniziative, non poteva rimanere estraneo il calcio o, come si diceva allora, il «foot-ball». La formazione di «foot-ball» iniziò la sua attività in quello stesso anno iscrivendosi al campionato regionale di Terza Divisione con il nome di Unione Sportiva Pordenone. Sia la categoria che il nome non ebbero vita lunga: nonostante il settimo posto finale, sufficiente a garantire la permanenza in Seconda, il sodalizio non si iscrisse al campionato successivo, e si sciolse per poi ripartire dalla Terza Divisione Venezia Giulia 1927-1928 come Unione Sportiva Pordenonese. «Venerdì sera, 1 ottobre, nella sala delle Quattro Corone, si tenne la Assemblea generale dei soci dello Sport Club Unione di questa Città. PORTO (casa e trasferta) – ufficiali – I kit dei portoghesi celebrano i 130 anni del club. Per il forte sviluppo, Antonio Zanussi dovette trasferire in zona più periferica la sua «Officina Fumisteria» per la produzione di cucine economiche: sotto la guida dei figli Guido e Lino negli anni Sessanta le Industrie Zanussi sarebbero diventate leader italiano prima, ed europeo poi, nella produzione e vendita di elettrodomestici bianchi. Ciononostante, seguirono anni tutt’altro che esaltanti per i neroverdi: sesto posto nel 1954-1955, decimo nel 1955-1956, quinto nel 1956-1957. Al termine di quest’ultima stagione, grazie all’intervento dell’allora sindaco Gustavo Montini, la società venne acquistata da Silvio Cirielli, professore di medicina, direttore del laboratorio ricerche cliniche dell’ospedale cittadino, coadiuvato da Guido Zanussi (fratello di Lino).
Nel 1958 da Torino arrivarono in riva al Noncello l’italo-argentino Renato Cesarini, che assumerà la carica di allenatore, Giorgio Rossano, Piergiorgio Sartore, Guido Del Grosso e gli argentini Longo, Sacco e Ricaldone. Indimenticabile la partecipazione alla Coppa Italia: eliminato al primo turno il Verona (3-2), il 14 settembre 1958 il Pordenone affrontò il Talmone Torino perdendo di misura (1-2). In campionato le cose non andarono altrettanto bene: primo successo neroverde alla decima giornata, Cesarini richiamato alla casa-madre juventina (al suo posto Carlo Scarpato) e stagione chiusa all’ultimo posto con soli 25 punti. Torinese (1894, antenato dell’attuale Torino), l’Udinese (1896), la Juventus (1897), l’Ascoli (1898), il Milan (1899), la Sampierdarenese (la cui sezione calcio fondata nel 1899, che darà i natali alla Sampdoria), la Lazio (1900). Altri (S.S. La voglia della popolazione di tornare in fretta alla normalità fece sì che la passione per il pallone riesplodesse con prepotenza: mentre l’Helios non riuscì a sopravvivere al conflitto, per parte sua nel 1919 l’Unione Sportiva iscrisse nuovamente la Sezione Calcio al campionato di Terza Divisione.
Seconda Divisione 1926-1927 sul terreno del nuovo, seppur non ancora ultimato, stadio-velodromo, battezzato «Campo del Littorio» (siamo nei primi anni del ventennio fascista). Qui anticamente incrociavano le tre strade che provenivano da Rudiae (Lecce), Roca, Muro Leccese ed il terreno aveva un avvallamento con cisterne di acqua piovana per dissetarsi. Nei primi anni Trenta la città di Pordenone vide il suo territorio ingrandirsi, con l’accorpamento del borgo di Vallenoncello (sino ad allora comune a sé stante), mentre diverse strade e piazze cittadine venivano sistemate e allargate; nonostante una forte emigrazione, la popolazione era salita a circa 23 000 residenti. Alle ore 18 del 30 aprile 1945 in piazza XX Settembre fece la sua comparsa un reparto di autoblindo dell’8ª Armata inglese: la città era stata liberata. Il Pordenone era stato ammesso alla categoria superiore per ragioni di completamento organici, dopo aver vinto il girone C del Comitato Regionale Veneto-Trentino e giungendo terzo nel proprio girone di finale dei Comitati Lega Nord; subì esso stesso l’influsso del regime, che impose una denominazione sociale decisamente più «italiana»: Terza Coorte A. Salvato, 63ª Legione Tagliamento. Il Nuovo Pordenone 2024 Football Club A.S.D., meglio noto semplicemente come Pordenone, è una società calcistica italiana con sede nella città di Pordenone.
Dopo il quarto posto del 1953-1954, il direttivo venne ulteriormente rinnovato con l’ingresso di altri pordenonesi di spicco: tra questi il conte Vincenzo Panciera di Zoppola-Gambara, nuovo presidente, Pietro Brisotto, vicepresidente, e Giulio Missinato, consigliere. Un piccolo viottolo seminascosto collega il parco con l’ingresso del Teatro Sociale, mentre al centro del parco sono state aggiunte strutture moderne, ossia un palco coperto per eventi e un’area giochi. Bianca, ben definita e anche qui con rimandi tradizionali e ai primi Duemila anche la maglia away, mentre sul retro di entrambe sopra al nome del giocatore è stato cucito un inedito logo che farà impazzire gli appassionati, celebrando i 125 anni di una delle squadre più vincenti della storia del nostro calcio. Carlo Chiesa, 1910-1912, in La grande storia del calcio italiano, Bologna, Guerin Sportivo, 2012, maglietta calcio pp. Sotto l’amministrazione del sindaco Carlo Riva Vercellotti, dal 2006 al 2011, sono stati riqualificati sia Corso Garibaldi sia Corso Cavour, (sia la pavimentazione, sia l’illuminazione LED, sia le aree verdi) ed è stato inaugurato il Liceo Scientifico Tecnologico. Opere, operette, commedie, balli, concerti bandistici e, dal 1908, spettacoli cinematografici allietavano le serate, alle quali partecipavano spesso e volentieri anche gli abitanti dei paesi vicini.
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